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Collegiata di Santa Maria Assunta Poggibonsi
CHIESE E MONASTERI
RECAPITI E ORARI
Collegiata di Santa Maria Assunta
Biglietto da visita (vCard)
La prima testimonianza sulla chiesa risale ad un atto emesso durante il pontificato di papa Niccolò II. Il 4 aprile 1156 all'interno della pieve (allora pieve di Santa Maria) il conte Guido Guerra dona ai consoli del comune di Siena una parte del sovrastante Montis Bonizi in Valle de Marturi: con questo atto la chiesa di santa Maria divenne il centro di uno dei borghi del nuovo e potente castello. Probabilmente fin dal XI secolo insieme al pievano viveva una comunità di canonici. Tra i locali annessi alla pive c'era anche un dormitorio documentato dal 14 giugno 1188. In questa pieve il 4 giugno 1203 venne pronunciato il celebre Lodo di Poggibonsi col quale vennero demarcati i confini tra la repubblica di Firenze e la Repubblica di Siena. L'essere l'avamposto fiorentino portò i pievani di Martùri ad essere spesso in conflitto con la diocesi di Siena per la supremazia delle chiesa di Podium Bonitii. Tutta la prima metà del XIII secolo è dominata dalla figura del pievano Tebaldo, che ebbe anche il titolo di proposto e spesso fu designato delegato papale. Nonostante la distruzione del castello di Poggio Bonizio e la conseguenze devastazione del territorio la pieve di santa Maria nell'ultimo quarto del XIII secolo era ancora ricchissima, grazie soprattutto al suo territorio che anche se molto ristretto era popolosissimo, era dotato di ben 33 chiese suffraganee, ed al prestigio del suo pievano Bernardo. La chiesa di santa Maria, referente religiosa, politica ed economica dei fiorentini nella zona, venne dotata nel 1314 di un nuovo fonte battesimale in marmo scolpito e dal 1332 fu inserita negli Statuti del comune con numerosi rubriche per regolarne la vita; ad esempio era in Plebe Sancte Marie che si tenevano i consigli comunali e inoltre le sue campane dovevano segnalare il coprifuoco.
Nel XIV secolo facevano parte del complesso plebano la chiesa, la canonica, il chiostro, una torre campanaria e una loggia plebis posta davanti alla chiesa e documentata fino alla metà del XIX secolo; vi era inoltre un hospitium plebis intitolato a san Nicola e oggi identificabile con la cappella di san Gregorio. L'annesso oratorio di san Niccolò secondo vari storici sarebbe da identificarsi con l'antica cappella di Santa Croce donata dal marchese Ugo di Toscana. Nel 1593, a seguito della costituzione della nuova Diocesi di Colle Val d'Elsa, il piviere di santa Maria fu staccato dalla diocesi di Firenze per essere inserito nella nuova realtà. Alla fine del XVIII secolo l'edificio risultava pericolante tanto che nel 1787 si tentò un primo restauro, ma un terremoto nel 1806 vanificò il lavoro. Fu nuovamente restaurata consolidando la parte nord della chiesa e in quella occasione l'oratorio di san Niccolò fu trasformato in battistero. Nel 1863 l'edificio era nuovamente lesionato tanto che se ne decise la demolizione e la ricostruzione in forme neoclassiche. Nel 1896 nella torre campanaria fu installato l'orologio.
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